
Do you have questions, suggestions, or want to contribute to our project? We are always happy to hear new ideas and collaborate with those who share our mission to reduce waste and promote reuse.
Feel free to write to us for any information or proposals—together, we can make a difference for a more sustainable future!
-
Compostaggio domestico: boom di adesioni in ItaliaCresce il numero di famiglie che adottano il compostaggio per ridurre i rifiuti organici, supportate da incentivi locali.
-
Recupero delle reti fantasmaIl recupero delle reti fantasma è un'attività cruciale per la protezione degli ecosistemi marini. Queste reti, abbandonate o perse durante le attività di pesca, continuano a catturare animali marini e danneggiare l'habitat marino. Ecco alcuni progetti e informazioni sul recupero delle reti fantasma:
Progetti di Recupero
Operazione Reti Fantasma della Guardia Costiera: Questa operazione in Italia si concentra sul recupero delle reti da pesca abbandonate lungo i fondali marini. Nel 2021, sono state rimosse oltre 7 tonnellate di reti, equivalenti a circa 240.000 bottiglie di plastica1.
MEDSEA Foundation: Questa organizzazione lavora per recuperare reti fantasma in Sardegna e altre aree del Mediterraneo. Le operazioni richiedono una squadra strutturata di subacquei e collaborazioni con la Guardia Costiera e altre organizzazioni2.
Marevivo: Questa fondazione ha condotto diverse operazioni di recupero in Italia, coinvolgendo pescatori e subacquei per rimuovere reti fantasma da aree marine protette e altre zone sensibili3.
Importanza del Recupero
Impatto Ambientale: Le reti fantasma rappresentano un grave pericolo per gli ecosistemi marini, intrappolando animali e danneggiando l'habitat. La loro rimozione è cruciale per il ripristino degli habitat marini23.
Collaborazione: Il recupero delle reti fantasma richiede una collaborazione tra diverse entità, come la Guardia Costiera, organizzazioni ambientaliste e comunità locali
Siti Web Utili
MASE: www.mase.gov.it
MEDSEA Foundation: www.medseafoundation.org
Marevivo: www.marevivo.it
Linificio e Canapificio Nazionale: www.linificio.it
WWF Italia: www.wwf.it
Sea Shepherd Italia: www.seashepherd.it
ISPRA: www.isprambiente.gov.it -
Le batterie dei veicoli elettrici possono avere un solo destino dopo l’utilizzo: il riciclo. Lo prevede l’ordinamento dell’Unione europea, facendo della mobilità elettrica un perfetto esempio di economia circolare. Dopo l’impiego a bordo di auto, furgoni o altri mezzi, gli accumulatori sono infatti chiamati prima a una second life per applicazioni stazionarie pubbliche o private – a supporto di reti elettriche e fonti rinnovabili –, per poi venire avviati al riciclo per recuperare tutti i preziosi materiali che li compongono. Un business con grandi prospettive di sviluppo, in cui l’Italia può recitare un ruolo da protagonista.
-
Il sistema EPR obbligherà i produttori tessili a gestire il fine vita dei loro prodotti, un passo verso una moda più responsabile.
-
Riciclo dei rifiuti e riutilizzo dei materiali sono stati al centro di un evento a Bolzano, evidenziando l’importanza di un’economia più sostenibile.
-
L’UE ha stipulato un accordo provvisorio per contrastare l’inquinamento tessile e gli sprechi alimentari, con misure specifiche per limitare l’impatto della moda veloce.
-
Consiglio e Parlamento Europeo hanno raggiunto un’intesa sulla revisione della direttiva quadro sui rifiuti, introducendo obiettivi vincolanti per ridurre gli sprechi alimentari e un sistema EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) per il settore tessile.
-
E' quanto prevede la direttiva 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio, adottata il 5 giugno del 2019 e basata specificatamente "sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente". L'ulteriore step è che, a partire dal 2030, "le bottiglie per bevande contengano almeno il 30% di plastica riciclata"
-
Dal 1º gennaio 2025, l'UE ha reso obbligatoria la raccolta differenziata dei rifiuti tessili per promuovere riutilizzo e riciclo nella moda sostenibile
-
Il nuovo regolamento dell’UE prevede che tutti gli imballaggi siano progettati per essere riciclabili entro la fine del decennio, con un obiettivo di riduzione dei rifiuti da imballaggi del 15% entro il 2040 rispetto al 2018